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TU SEI LA FORZA

Proprio quando sono qui con Te
Tu vinci per me le mie battaglie
Proprio quando sono qui con Te
Tu vinci per me le mie infermità
   
In Te, Dio, io trovo la forza
Per non gettare la spugna
Perché Cristo ha donato il Suo sangue
In Te, Dio, io trovo la forza
Per non gettare la spugna
Perché Cristo è in me

RIT: Tu sei la forza nella debolezza
Sei la speranza del cuore mio
Tu sei la certezza in un mondo che è senza
Tu sei il mio Dio, non dubito


Proprio quando sono qui con Te
Tu vinci per me le mie battaglie
Proprio quando sono qui con Te
Tu vinci per me le mie infermità
   
In Te, Dio, io trovo la forza
Per non gettare la spugna
Perché Cristo ha donato il Suo sangue
In Te, Dio, io trovo la forza
Per non gettare la spugna
Perché Cristo è in me

RIT

E se Gesù, Tu sei con me
Chi sarà contro di me?
Se Tu Gesù, sarai con me
Io vincerò comunque (x4)

Tu sei la forza nella debolezza
Sei la speranza del cuore mio
Del cuore mio

RIT


Salmo 84 (83)

Quanto sono amabili le tue dimore, *
Signore degli eserciti!
L’anima mia anela *
e desidera gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne *
esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova la casa, *
la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, *
mio re e mio Dio.

Beato chi abita la tua casa: *
sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te il suo rifugio *
e ha le tue vie nel suo cuore.

Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente, *
anche la prima pioggia l’ammanta di benedizioni.
Cresce lungo il cammino il suo vigore, *
finché compare davanti a Dio in Sion.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, *
porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.
Vedi, Dio, nostro scudo, *
guarda il volto del tuo consacrato.

Per me un giorno nei tuoi atri *
è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio *
è meglio che abitare nelle tende degli empi.

Poiché sole e scudo è il Signore Dio; †
il Signore concede grazia e gloria, *
non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.

Signore degli eserciti, *
beato l’uomo che in te confida.


Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,35-42

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro – dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Parola del Signore